Invitare i tuoi amici a mettere "mi piace" alla tua pagina è un'opzione gratuita e sicuramente utile su Facebook. Se però abbiamo una DeLorean e possiamo tornare al 2008.
Al contrario di quello che si crede, oggi Facebook è ancora leader del web, non è un social finito, è ancora al primo posto e in Italia lo usa il 77% circa della popolazione.
Tutti creano pagine, interessanti o meno, e tutti invitano chiunque a seguirla, sparando nel mucchio, bombardando nel vero senso della parola di inviti i poveri amici che si ritrovano quotidianamente inviti a pagine di cui probabilmente non hanno bisogno. E il risultato è quasi sempre quello di bypassare queste notifiche, scorrere e controllare solo quelle che interessano.

D'altronde quando si sponsorizza un post, o la pagina stessa, si sceglie sempre un target di persone da raggiungere, a meno che il social media manager non sia del tutto sprovveduto. Non si seleziona chiunque, si studia il potenziale cliente o fan da conquistare.
E' chiaro che se tra i vostri amici ci sia qualcuno potenzialmente interessato a quello che è il vostro brand sicuramente va invitato. Ma va fatta un'attenta selezione.
Sono, inevitabilmente, loro che devono cercare voi e non il contrario.
Avere 500 follower reali, che interagiscono, che acquistano, che si informano su di voi è molto più performante che averne 5000 obbligati dagli inviti perché tanto sono solo un numero, un semplice numero che non produrrà mai nulla ai fini della vostra crescita, qualunque sia il vostro business.
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