Waveful, MeWe e Mastodon, tre alternative "social".

Il dominio dei nomi più blasonati nel campo dei social network non è in bilico, nemmeno lontanamente per ora. Ma alternative ce ne sono per chi vuole vivere in un mondo virtuale differente e forse meno mainstream.

I social nascono (e alcuni muoiono) con più frequenza di quello che si possa immaginare. Nessuno avrebbe mai pensato che Netlog avrebbe chiuso baracca nel momento del suo più grande splendore, così come MySpace, ferita tuttora aperta per il sottoscritto che lo considera ancora il migliore in assoluto che la rete ci abbia mai regalato. Ma è successo.

Tre realtà che sicuramente meritano di essere menzionate in questo momento però ci sono e sono Waveful, MeWe e Mastodon.

Waveful è un app totalmente italiana che strizza l'occhio, nemmeno poco, a TikTok. Fondato nel 2020, ha cominciato a suscitare interesse nel 2022 e nelle ultime settimane sta registrando un buon incremento di utenti anche grazie al consiglio di alcuni creator, su piattaforme competitor, di migrare o provare questa proposta tricolore. Oltre ad assomigliare al colosso cinese, Waveful permette anche di postare foto in stile Instagram e file audio. L'homepage e i contenuti dedicati all'utente vengono creati una volta che si è aderito a dei gruppi di temi graditi, chiamati Tsunami. In questo modo non sarà l'app stessa tramite algoritmo a consigliare a chi scorre cosa vedere nella home ma saranno i gruppi che si è deciso di seguire a costruirla.

MeWe somiglia molto ad una vecchia versione di Facebook ma non raccoglie o vende dati e non mostra alcuna pubblicità. Questo social statunitense è molto attento alla privacy dell'utente e promette di non utilizzare mai cookie o spyware. Per il resto è un social classico a tutti gli effetti. Si può inserire il contenuto, commentare o aggiungere una reazione, creare o prendere parte a gruppi chiusi o aperti e via discorrendo. Lanciato nel 2012 ad oggi conta milioni di utenti attivi anche se il numero preciso non è di facile reperibilità.

Mastodon è invece una piattaforma di microblogging, simile a X, si differenzia però da tutte le altre realtà perchè open source, totalmente libera e decentralizzata. Non ci sono algoritmi e pubblicità, i contenuti appaiono in ordine cronologico senza alcuna manipolazione. Questo la rende una piattaforma poco adatta a qualsiasi attività commerciale ma un'ottima alternativa per gli utenti privati. E come detto prima è una piattaforma decentralizzata, non esiste un unico server a gestire tutto ma ce ne sono di diversi, ognuno con i propri codici di condotta e moderazione, che danno la possibilità di scegliere agli iscritti quale utilizzare in base alle loro preferenze.

Vedremo con il passare del tempo chi riuscirà a garantirsi ancora lunga vita e chi dovrà invece cedere il passo ai soliti noti o a qualche altra novità.

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