Siamo nel 2003, escono "Results may vary" dei Limp Bizkit, "Take a look in the mirror" dei Korn, "Group therapy" dei Dope e il self-titled dei Deftones.
Nei film la colonna sonora è quasi sempre nu-metal, nei videogiochi pure.
I Metallica cambiano approccio, cambiano sound e cambiano modo di vestire. Non emulano ma danno un'altra direzione.
La proposta si rivelerà almeno inizialmente un buco nell'acqua per quanto riguarda la critica ma un non indifferente successo commerciale che gli garantirà tutte le copertine dove Hetfield apparirà sempre insieme a Chino Moreno, Jonathan Davis, Chester Bennington e Fred Durst.
Saranno l'unica band heavy storica a diventare protagonista di una puntata di MTV Icon quando MTV era la legge e divulgatore ufficiale non solo del nu-metal ma dell'heavy in generale con programmi come MTV Superock.
D'altronde lo stesso Ozzy girava un reality per MTV, la necessità di stare al passo con i tempi era all'epoca inevitabile. Se avessero fatto un disco thrash o un proseguimento di Load/ReLoad, sarebbero rimasti allo stesso livello degli altri.
L'infame snare detestato da tutti non era un errore ma una scelta. Ne Ulrich ne tanto meno Bob Rock sono gli ultimi arrivati. C'era bisogno di essere moderni ma non bisognava copiare quelli che per anni avevano vissuto ad osannarli prima di diventare famosi. Tant'è che lo snare è ben definito per ogni brano in maniera diversa, c'è enorme differenza tra Frantic o The invisible kid.
Non ultimo va considerata la bontà dell'album che rispecchia al 100% quello che i Metallica stavano passando in quel periodo. Periodo immortalato nel primo documentario mainstream di gigantesco successo che porta il nome di "Some kind of monster".
Un documentario che magari non avrebbe avuto nemmeno senso di esistere, potevano scegliere qualsiasi band se la più grande di tutte non fosse uscita fuori dagli schemi.
Oggi i Metallica dominano ancora le scene, non hanno eredi, fanno storcere il naso ai puristi che però sono sempre una percentuale irrisoria rispetto a chi ormai li conosce e li apprezza. Mentre la percentuale di chi non ne ha mai sentito parlare è pari allo 0%.
Probabilmente l'idea era quella di rivoluzionare l'industria musicale come fu per il "Black album" ma sappiamo tutti come è andata.
La storia che il sound doveva essere come una sala prove degli anni '80 regge poco con uno snare del genere e l'accordatura in drop.
Bob Rock, come detto, non è l'ultimo arrivato.
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